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01. Bevi con regolarità un’adeguata quantità di acqua.

È consigliabile bere almeno 1,5 litri d’acqua ad intervalli regolari durante tutta la giornata. Scegli un’acqua oligominerale, leggera, a basso contenuto di sodio e diuretica, che possa facilitare la funzionalità renale, consentendo l’eliminazione di scorie e liquidi in eccesso.

02. Segui una corretta alimentazione.

Si consiglia di limitare il consumo di grassi animali, birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, alcolici e superalcolici, caffè, privilegiando, al contrario, i cibi contenenti sostanze antiossidanti quali vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), vitamina C (ribes, kiwi, agrumi, fragole, mirtilli, cavolfiori, peperoni), vitamina E (olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano), selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), zinco (carni rosse, noci, fegato).

03. Controlla la normale conformazione e lo sviluppo dell’apparato genitale nel tuo bambino.

Controlla se il tuo neonato ha i testicoli in sede ed il glande scoperto.

04. Effettua una visita urologica nelle varie fasi della vita: pubertà, età adulta e terza età.

Prendi esempio dal mondo femminile: la prevenzione si fa a tutte le età.

05. Presta attenzione a quante volte urini e se avverti bruciore.

L’aumento della frequenza minzionale e la presenza di bruciore rappresentano i primi segnali di infezione della vescica e della prostata.

06. Ricorda, nella vita di coppia, che l’infertilità dipende nel 50% dei casi dal maschio.

Ricorda, nella vita di coppia, che l’infertilità dipende nel 50% dei casi dal maschio. È consigliabile eseguire un esame del liquido seminale in previsione di una gravidanza desiderata, perché eventuali alterazioni possono mettere in evidenza patologie che sono risolvibili, se trattate in tempo.

07. Presta attenzione ad eventuali perdite involontarie di urina.

È importante non trascurare anche il minimo episodio di incontinenza urinaria, sia sotto sforzo che a riposo.

08. Consulta sempre un urologo se vedi sangue nelle urine.

Anche un singolo episodio di sangue nelle urine (ematuria) può rappresentare un sintomo precoce di gravi patologie dell’apparato urogenitale.

09. Effettua, dopo i 50 anni, almeno una volta l’anno un prelievo di sangue per controllare il psa e il testosterone.

Il PSA è un marcatore specifico della prostata utile per la diagnosi precoce del tumore. Il TESTOSTERONE è il principale ormone maschile e ad esso sono collegate numerose patologie (calo del desiderio sessuale e alterazioni collegate alla sindrome metabolica, quali diabete, patologie cardiovascolari, obesità ed iperlipidemia).

10. Mantieni una sana vita sessuale a tutte l’età.

Una regolare attività sessuale contribuisce al mantenimento di un buon equilibrio psico-fisico.

Ematuria

EMATURIA o “Sangue nelle urine”: sebbene il colore “rosso” non voglia dire necessariamente avere del sangue nelle urine (alcuni cibi -per esempio le rape rosse- o alcuni farmaci possono determinarne una colorazione rossastra), questo sintomo dovrebbe sempre essere tenuto in grande considerazione e approfondito con una serie di accertamenti (a cominciare proprio da un esame delle urine) e con una visita specialistica. Le principali possibili cause possono essere infatti INFEZIONI URINARIE, CALCOLOSI URINARIA, TRAUMI, ma la patologia più importante è sicuramente rappresentata NEOPLASIA DELLE VIA URINARIA (Vescica e Alta Via Escretrice): si tratta di una neoplasia molto diffuso che trova nel principale fattore eziologico il FUMO DI SIGARETTA. È pertanto necessario informare i Pazienti sui rischi concreti del fumo e invitarli a smettere.

Disturbi del basso apparato urinario

i più comuni sintomi vanno dal bisogno di urinare con una maggior frequenza (pollachiuria) al dolore durante la minzione (stranguria) alla difficoltà di urinare (disuria). Pur essendo sintomi molto comuni, necessitano comunque sempre di una valutazione specialistica per identificarne la causa specifica e scegliere la terapia più adeguata. La causa più comune è rappresentata certamente dall’IPERPLASIA PROSTATICA BENIGNA, ovvero l’ingrossamento benigno della prostata responsabile di un’ostruzione alla fuoriuscita dell’urina dalla vescica. La genesi è multifattoriale, ma sembra comunque esistere una correlazione con un regime alimentare non corretto (eccessivo consumo di zuccheri semplici e grassi). Esistono tuttavia altre cause di difficoltà minzionale, quali per esempio le STENOSI URETRALI.

Deficit Erettile o “Impotenza”

è un disturbo molto frequente caratterizzato da una difficoltà a raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per completare un rapporto sessuale. Le terapie sono molte e diversificate, ma prima di tutto è fondamentale una corretta definizione della causa precisa (per evitare terapie altrimenti inutili o addirittura dannose). Anche se una componente “emotiva” è molto frequente, le cause più frequenti sono certamente rappresentate dall’insieme dei sintomi e patologie note come SINDROME METABOLICA (OBESITÀ, DIABETE TIPO 2, IPERTENSIONE ARTERIOSA, IPERCOLESTEROLEMIA). Un cambiamento dello stile di vita con un regime dietetico sano, unito a un’attività fisica regolare e all’abolizione del fumo di sigaretta, possono essere sufficienti a risolvere il problema e devono comunque rappresentare il primo passo per evitare tutte le patologie secondarie correlate alla stessa sindrome metabolica (infarto miocardico, ictus cerebrale, insufficienza renale,...). Un’altra causa di Deficit Erettile è rappresentata poi dall’ESITO DI INTERVENTI CHIRURGICI RADICALI (per esempio Prostatectomia Radicale) che possono determinare un temporaneo o più raramente definitivo problema di erezioni.

Colica renale

è un sintomo caratterizzato spesso da un fortissimo dolore al fianco che si irradia anteriormente sino ai genitali, ma che qualche volta si presenta come un dolore sordo, un senso di peso al fianco. Proprio per questo la presenza di un qualsiasi dolore a livello della zona lombare non altrimenti spiegabile, dovrebbe sempre essere approfondito con una valutazione urologica e con dei successivi esami specifici. Il sintomo è causato nella maggior parte dei casi da un CALCOLO NELLA VIA URINARIA: sovente esso viene espulso spontaneamente, ma qualche volta è necessario un trattamento chirurgico (generalmente mini-invasivo) per rimuoverlo. Si tratta di una patologia che può essere prevenuta in prima battuta attraverso l’introduzione di un’adeguata quantità di liquidi nell’arco della giornata (1.5-2 litri/die).Altre patologie (RESTRINGIMENTI DELL’URETERE, NEOPLASIE) possono però determinare una colica renale: è pertanto sempre indispensabile una corretta diagnosi e una valutazione specialistica.

Incontinenza urinaria

INCONTINENZA URINARIA o “Perdita involontaria di urina”: si tratta di un sintomo che nella maggior parte dei casi viene vissuto come “normale” e quasi “inevitabile” nei soggetti anziani. Anche se sovente viene tenuto “nascosto” per motivi di imbarazzo, l’incontinenza può avere varie cause che possono essere facilmente identificate e trattate con successo. Essa può essere per esempio l’esito (sovente temporaneo) di un intervento chirurgico come la prostatectomia radicale (INCONTINENZA DA SFORZO) o il sintomo della presenza di un’infezione vescico-prostatico o (nei casi peggiori) di una neoformazione vescicale (INCONTINENZA DA URGENZA). Più spesso però può trattarsi di un gocciolio continuo nei casi di Pazienti che abbiano un’incapacità cronica di svuotare la vescica, per esempio per un ingrossamento prostatico inveterato (INCONTINENZA DA RIGURGITO). Proprio per la complessità del sintomo sarà quindi determinante informare il Paziente della necessità di una visita specialistica da parte dell’Urologo che potrà identificarne l’esatta eziologia e attuare il percorso terapeutico volto alla ricerca del trattamento più opportuno.

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